venerdì 16 novembre 2007

Quella mattina...

Queste 2 settimane sono volate via in un batter d'occhio… Pur avendo assistito ad eventi unici e assolutamente inaspettati, non me ne riesco ancora a convincere che sia successo realmente.
Mentre mi godevo l’emozione della solitudine e del dolce far nulla sei arrivata come un treno a scuotere l’aria che respiravo… E’ così che quella mattina, quando i tuoi profondi occhi mi sorpresero nel momento stesso in cui cercavo di fuggirti, mi hai intrappolata…
Siediti qui… Ti faccio un caffè?... Mi rispondi con lo sguardo sconvolto… Suppongo che tu non abbia dormito… Che succede?
Abbassi gli occhi e per qualche istante le mie parole si nascondono negli angoli della mente…
Poi… Una lacrima… La osservo staccarsi dalle tue guance e cadere dritta sulle tue gambe…
Mi siedo al tuo fianco, ti prendo le mani… Perché piangi? Virginia che ti succede? Dove è la gioia di vivere, l’ allegria, la spensieratezza che non smettevi mai di contagiare?
Mi guardi, tra lo sconvolto e lo stupito, i tuoi occhi mi scrutano veloci e irrequieti e poi… Deglutisco…
Che è successo poi?
Di colpo la stanza intorno a noi si è smaterializzata…C’ero solo io, c’eri solo tu… E le tue labbra, perfette sconosciute, che sfiorano le mie… Il tocco dolce e delicato che però si trasforma in scarica elettrica… Un brivido che scende lungo la gola, spacca in 2 il cuore e si ferma allo stomaco…
Non capisco più nulla… Ti alzi e scappi via, lasciandomi così, confusa e indecisa…

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